Un momento di riflessione 2.0

Già vi sento: "Eccolo di nuovo a sfogarsi... Ma sta sempre a riflettere?"

Come avrete ormai notato non parlo solamente di esercizi, di come si svolgono o di come fare per risolvere questo o quel problema estetico.Mi baso sulla mia esperienza e vi rendo partecipi delle contraddizioni, dei desideri, dei risultati delle persone che incontro; parlo di salute e del giusto atteggiamento per affrontare le sfide che vi si presentano nella vita quotidiana (non solo di allenamento quindi), sia su questo blog sia sulla mia pagina Facebook.

Nel mio lavoro sono d'abitudine le richieste su consigli che riguardano allenamento/alimentazione. A volte però succede che le stesse persone si lamentano proprio di quegli esercizi/allenamenti perché troppo noiosi, difficili o faticosi…allora vorrei spiegare il mio punto di vista.

 

Riguardo la noia, posso capire, perché se non c'è vera passione molto spesso l'allenamento diventa subito noioso. Ma... Ma pur cercando di rendere gli allenamenti divertenti da svolgere, capita che sia per problematiche fisiche, sia per migliorare l'esecuzione di un esercizio o per altri motivi specifici, diventa necessario soffermarsi o rallentare, rendendo l'allenamento meno vario.

 

Per quanto riguarda le lamentele sulla fatica o la difficoltà sono meno tollerante; è un allenamento?? Sì. Quindi si presuppone che ci siano di mezzo la fatica, il sudore e difficoltà di ogni genere. Io sono lì per aiutare a superare queste difficoltà, per motivare ed incoraggiare, per far notare che quasi sempre quei limiti sono solo nella nostra mente e che possiamo fare ciò che vogliamo se lo desideriamo davvero. Però un minimo di volontà ci vuole, io non posso allenarmi per gli altri, l'altra via è fare niente e restare così come si è... punto.

 

Concludo: ricordate i vostri obiettivi e poi decidete se volete divertimento o risultati! Non significa che non si possano unire le due cose ma magari non sempre, o non subito.

Ogni cambiamento fisico richiede anche un cambiamento mentale.

 

Te lo dico: "non puoi avere un corpo da sportivo, se non SEI uno sportivo", prima mente, poi corpo.

 

Alberto Zuccolo